Con la presente comunicazione desideriamo innanzitutto porgere il nostro più cordiale benvenuto ai nuovi soci, ai quali auguriamo di trascorrere indimenticabili giornate in sella alla propria bici.
Anche quest’anno, con l’approssimarsi della stagione agonistica e l’intensificarsi degli allenamenti, vogliamo richiamare l’attenzione su due aspetti essenziali della nostra disciplina sportiva, tra loro strettamente collegati: la sicurezza e la tutela della salute.
I suggerimenti che ci sentiamo di darvi sono quelli di sempre: prudenza su ogni percorso e soprattutto sulle strade aperte al pubblico transito e rispetto per la propria persona e per i valori dello sport.
È utile ricordare che, il codice della strada (ma anche il comune buonsenso) impone ai ciclisti che percorrono una pubblica strada, di procedere su un’unica fila in tutti i casi in cui le condizioni della circolazione lo richiedano e, in ogni caso, mai affiancati in numero superiore a due. E comunque, fuori dai centri abitati è consentito procedere solo su un'unica fila ed è obbligatorio avere sempre libero l'uso delle braccia e delle mani e reggere il manubrio almeno con una mano.
Inoltre, è stato recentemente stabilito che coloro che circolano in sella ad una bici fuori dai centri abitati a partire da mezz'ora dopo il tramonto del sole a mezz'ora prima del suo sorgere, ovvero che si trovano a circolare nelle gallerie, hanno l'obbligo di indossare il giubbotto o le bretelle retroriflettenti ad alta visibilità.
È a tutti chiaro che il rispetto di queste e delle altre elementari regole di comune prudenza (come quella di indossare sempre il casco) è fondamentale, non solo per evitare le previste sanzioni, ma soprattutto per salvaguardare la propria e l’altrui incolumità.
Con riferimento poi allo spirito sportivo che deve sempre permeare ogni nostra uscita in bici, sia nell’attività agonistica, sia nella semplice scampagnata tra amici, ci preme ricordare che la nostra Associazione (e non poteva essere altrimenti) ha fatto una precisa scelta, riassunta nell’art. 2 dello Statuto, di cui riportiamo un estratto: “[…] considerata la rilevanza educativa e sociale dello sport, quale mezzo privilegiato per la diffusione dei valori etici di civiltà, lealtà e correttezza, l’Associazione disapprova ogni forma di esaltazione o fanatismo che violi lo spirito sportivo e condanna recisamente l’impiego di sostanze e metodiche proibite in grado di influenzare e modificare la prestazione sportiva, come pure l’impiego di prodotti e metodiche atte a mascherare l’eventuale assunzione di sostanze proibite, nonché l’uso improprio di farmaci e medicamenti che vengano utilizzati per scopi diversi da quelli normalmente impiegati in terapia”.
Inoltre, la tutela della nostra salute non può prescindere da un periodico controllo medico da parte di professionisti qualificati, considerato che il ciclismo è uno sport che, sebbene consigliato a tutti, richiede comunque un importante sforzo e, pertanto, presuppone una buona forma fisica.
Per questo motivo consigliamo a tutti i soci, anche a coloro che non intendono svolgere l’attività agonistica, di sottoporsi ad una visita medica che preveda almeno la prova sotto sforzo.
A tale proposito ricordiamo invece a coloro che intendono partecipare a competizioni sportive che, con una nota dell’Assessorato allo sport della Regione Puglia, è stato precisato che le certificazioni rilasciate da medici specialisti in Medicina dello Sport che svolgono attività privata non sono valide, in Puglia, per il riconoscimento dell’idoneità degli atleti, sia minorenni sia maggiorenni, all’attività sportiva agonistica.
Dunque, le certificazioni, per essere valide, devono provenire solo da medici specialisti in servizio nei Centri di Medicina dello Sport delle Aziende Sanitarie ovvero da quelli convenzionati FMSI (Federazione Medico Sportiva Italiana).
Ciò premesso, i membri del Consiglio Direttivo sono a vostra disposizione per ogni utile chiarimento.
W il Ciclismo.
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